La linea di indirizzo del Piano Nazionale della Cronicità approvato nel 2016 dal Ministero della Salute è un documento che pone attenzione sulla malattia renale cronica e sull’insufficienza renale.
Il Presidente e Coordinatore Commissione Piano Nazionale Cronicità, Paola Pisanti ha spiegato come l’obiettivo sia quello di centrare i bisogni quotidiani della persona. Tramite il Piano Diagnostico Terapeutico Assistenziale, PDTA, viene definito il percorso assistenziale del paziente dall’ospedale al territorio di riferimento.
Il Direttore del Dipartimento di Nefrologia, Dialisi e Trapianto Renale dell’Ospedale San Bortolo di Vicenza, Claudio Ronco ha affermato come questa procedura sia in grado di migliorare lo stato di salute del paziente sia dal punto di vista clinico che di vita quotidiana.
Questo trattamento espone l’organismo ad un minor stress emodinamico garantendo un buon controllo dell’anemia ed un minor rischio di disturbi del ritmo cardiaco, senza necessitare di un accesso vascolare e salvaguardando la funzione renale residua.
In Italia, sono circa 45 mila gli italiani sofferenti di insufficienza renale cronica terminale che si sottopongono alla dialisi, solo meno del 10% di questi viene trattato a casa attraverso il metodo della dialisi peritonale, ma vari studi indicano che la percentuale potrebbe arrivare al 30% solamente con i pazienti “nuovi” alla dialisi.
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