Nel Dicembre del 1997, al Servizio di immunoematologia e medicina trasfusionale del San Matteo a Pavia, veniva eseguita la prima fotoaferesi terapeutica su un paziente trapiantato di midollo osseo.
Si tratta di una terapia cellulare contro le infezioni post trapianto ed il rigetto degli organi quando i farmaci non funzionano.
Da quel momento a Pavia, tali procedure sono arrivate ad un ammontare di 27’000, circa 2’000 all’anno.
I pazienti arrivano ormai da tutta Italia al San Matteo che è diventato un punto di riferimento anche in Europa per tale trattamento; recentemente si sta cercando di applicare questa cura anche per combattere il rigetto dopo il trapianto di rene.
Questo trattamento può essere già applicato su pazienti pediatrici di 7-8 chili ed in futuro potrà, probabilmente, curare malattie più comuni come il diabete mellito di tipo I ed alcune malattie autoimmuni, ad esempio il Lopus sistemico e la sclerosi sistemica progressiva.
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