Il professor Franco Citterio del Policlinico Universitario Gemelli ha recentemente affermato come, in termini di aspettativa e qualità della vita, il trapianto possa portare enormi benefici rispetto alla dialisi per persone con insufficienze renali avanzate.
Un dato importante è quello che purtroppo dopo 15-20 anni di dialisi, pochi pazienti riescono a sopravvivere a causa dell’enorme stress che viene procurato al cuore.
Il trapianto è caratterizzato da diversi vantaggi, infatti fornisce una funzione renale normale ed un allungamento della vita, in generale il 90% dei trapiantati non incombe in problemi per i successivi 10 anni, il 75% per i successivi 15 anni.
Al Sistema Sanitario Nazionale, un anno di dialisi costa circa 30 mila euro, il trapianto invece necessita di 40 mila euro al momento dell’intervento e di 10 mila euro ogni anno per la terapia immunosoppressiva.
Facendo una stima in un periodo di 20 anni, si potrebbe ottenere un risparmio di 370 mila euro, e se consideriamo un numero di 55 mila dializzati in Italia, con metà di essi potenzialmente trapiantabili, lo Stato potrebbe risparmiare circa 10 miliardi di euro in 20 anni.
In conclusione basterebbe una maggiore informazione per le persone da parte di medici di famiglia e nefrologi per aumentare le adesioni alla donazione, in modo da migliorare la vita sotto l’aspetto sia qualitativo che economico.
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