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Parlarne insieme, che grande opportunità!

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Parlarne insieme, che grande opportunità!

ANTR promuove incontri periodici fra medici, infermieri e pazienti. Fabrizio ci racconta il perche

Sono da sempre fautore dell’importanza di un più stretto collegamento fra il paziente in dialisi, l’infermiere ed il nefrologo per migliorare lo stato psicofisico del malato, già di per sé duramente provato dal dover sottoporsi, a volte per diversi anni, al trattamento dialitico. Anche nelle strutture bene organizzate, talvolta, si presentano situazioni che richiedono un impegno comune per la ricerca di soluzioni che migliorino in maniera soddisfacente le condizioni non solo fisiche, ma anche psico- logiche dei pazienti.

Normalmente è soprattutto l’infermiere professionale a costante contatto giornaliero con il paziente, che gioca un ruolo importante nella costruzione di un rapporto che, in molti casi, può diventare confidenziale. Infatti accade con una certa frequenza che il paziente si confidi piuttosto con l’infermiere che con i famigliari. Da queste mie considerazioni è scaturita l’idea che potesse essere importante permettere a pazienti, nefrologi ed infermieri di ritrovarsi insieme per discutere – e possibilmente risolvere – i piccoli o grandi problemi che i dializzati affrontano.

Con il supporto di ANTR abbiamo presentato la richiesta di un incontro alla Direzione del reparto, che ha dimostrato grande disponibilità accettando l’invito. Si è ottenuto un primo risultato estremamente positivo: i pazienti hanno esposto i loro problemi, per alcuni dei quali si è subito trovata una soluzione; per altri occorrerà più tempo.

L’incontro ha comunque dimostrato, in linea generale, l’efficacia positiva del metodo, permettendo ai pazienti di aumentare la fiducia nei confronti del personale sanitario e a questi ultimi di comprendere meglio l’importanza di un contatto più stretto con i pazienti. Il metodo dovrebbe prevedere incontri periodici per consentire di aumentare l’equilibrio assistenziale attraverso una maggiore attenzione ai bisogni delle persone, comprendendo anche i famigliari: già da questa prima esperienza se ne è potuta constatare l’importanza.

Fra l’altro, a ulteriore dimostrazione, si è reso evidente come la figura dell’infermiere professionale risulti l’anello di congiunzione tra paziente e medico, interagendo per venire incontro alle esigenze e ai bisogni dei dializzati.

Fabrizio Lanzoni – U.O. Nefrodialisi Policlinico S. Orsola