In base alla legge 91 del 1999, ci sarebbero dovuti essere finanziamenti annuali di circa 3.5 milioni di €, invece, a causa della politica dei tagli, questa cifra si è notevolmente ridotta negli anni fino ad arrivare a € 205’342 per il 2017.
In una recente intervista il Direttore del Centro Nazionale Trapianti, Alessandro Nanni Costa, ha dichiarato come nonostante le difficoltà si è riusciti comunque a creare una Rete trapiantologica d’eccellenza per il sistema sanitario italiano.
In questa intervista, il Direttore del CNT ricorda come negli ultimi anni grazie alla spending review, tutti gli operatori nel circuito si siano rimboccati le maniche per puntare al miglioramento dell’efficienza della Rete.
Anche se a causa di questi tagli si è stati costretti a rinunciare a vari ambiti di intervento importanti, ma non prioritari come altri, si è riuscito ad ottenere un modello moderno caratterizzato da una forte sinergia tra il Centro e le Regioni e da un operatività di 24 ore su 24.
Tuttavia, il Dott. Costa si sofferma su come si siano dovuti sacrificare diversi progetti importanti; ad esempio le campagne di informazione e sensibilizzazione sulla donazione, la realizzazione di un sistema informatico unico, l’aumento del numero degli ispettori di controllo e dei corsi di formazione.
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