Da un analisi di uno studio pubblicato dal New England Journal of Medicine si sono scoperti gli effetti della liraglutide sugli esiti renali nei pazienti con diabete di tipo 2. Nella ricerca oltre 9300 adulti con diabete di tipo 2 e rischio cardiovascolare hanno iniziato a ricevere quotidianamente la liraglutide, altri invece sono stati trattati con placebo.
Dopo quattro anni l’esito renale costituito da macroalbuminuria, creatinina e terapia sostitutiva si è presentato in minor quantità nelle persone di questo campione rispetto alle altre, 5,7% contro il 7,2%.
Ian de Boer della University of Washington e del Veterans Affairs Puget Sound Health Care System di Seattle negli Stati Uniti, ha scritto un articolo in cui definisce logico considerare l’inclusione di un agonista Glp-1 in pazienti con diabete di tipo 2 e malattia renale diabetica in maniera positiva sugli effetti renali e cardiovascolari.
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