Delibera n° 1501 del 10/10/2017 sulle,linee di indirizzo alle Aziende Sanitarie in materia di dialisi domiciliare
Premesso che: la malattia renale cronica è una patologia estremamente diffusa con una stima a livello mondiale di circa il 10% della popolazione coinvolta e che la prevalenza dei pazienti che necessitano di trattamenti sostitutivi della funzione renale sono i aumento a livello nazionale e regionale. Che l’ incidenza dei pazienti in dialisi peritoneale è al di sotto delle aspettative ( 10,5%).
Considerato che i trattamenti dialitici domiciliari costituiscono una forma auspicabile di approccio terapeutico, perché a parità di efficacia dialitica rispetto a quelli centralizzati consentono al paziente globalmente una migliore qualità della vita, garantiscono una migliore riabilitazione complessiva con una migliore integrazione nel contesto socio-culturale e famigliare, permettono di mantenere una operatività lavorativa e sociale sostanzialmente normale, necessità e autonomia del paziente. Considerato che: l’ incremento dei pazienti in dialisi domiciliare contribuisce a mantenere stabile l’ offerta ospedaliera e l’ incremento dei pazienti in dialisi domiciliare consente una maggiore efficienza nel sistema dei trasporti.
Viene quindi dato mandato alle Aziende Ospedaliere e Aziende Unità Sanitarie Locali in cui vi siano strutture complesse di nefrologia e dialisi, con o senza trapianto, di avviare programmi inb linea con il presente atto definendo in particolare i percorsi di attivazione del servizio domiciliare che dovranno essere strutturati attraverso PDTA concordati a livello regionale. Si delibera di stabilire una contribuzione economica da parte de SSR da corrispondere ai pazienti che sceglieranno il trattamento domiciliare: per la peritoneale contributo a forfait annuale di euro 228, per l’ emodialisi euro 350.
NDR : Siamo stati noi dell’ ANTR a scoprire, nel 2012, che praticamente in quasi tutte le regioni italiane si utilizzava già il trattamento di emodialisi domiciliare con il metodo NXstage. Consente al paziente una dialisi con durata massima di tre ore, una valigetta con ruote consente, all’ occorrenza, di effettuare la dialisi anche al di fuori dell’ ambito famigliare ( lavoro, vacanze ecc. ). Presentammo immediatamente il metodo alla Regione Emilia-Romagna. Sono passati quattro anni durante i quali abbiamo continuato a batterci per un risultato che porterà notevoli benefici ai pazienti. Finalmente ci siamo riusciti.