Recentemente alcuni scienziati americani hanno progettato, con silicio e cellule viventi, un rene artificiale che, se impiantato, potrebbe liberare i pazienti dalla macchina per emodialisi.
Oggi questo rene bionico sta entrando nella fase della sperimentazione umana; esso, tramite un microchip, sarà in grado di filtrare il sangue delle persone con insufficienza renale continua evitando così visite in ospedale da cinque o più ore.
L’organo artificiale è composto da un microchip di silicio, che va a sostituire le cellule renali con funzioni da filtro, e da altri componenti biologici e tecnologici; questo rene sarà grande come una piccola lattina in modo da poter essere facilmente impiantato nel paziente.
Il dispositivo funzionerà in maniera naturale con il flusso sanguigno, una delle maggiori sfide per i ricercatori consisterà nel realizzare il più efficace filtraggio di sangue da un vaso sanguigno verso il rene bionico.
Queste nuove tecnologie potranno aiutare a migliorare le speranze ai pazienti con insufficienza renale in attesa di trapianto.
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