Il dato degli ultimi dieci anni è sconcertante, rispetto al 2007 il 2016 è stato caratterizzato da una riduzione sul numero dei ricoveri di circa 3 milioni, ma il fatto preoccupante è un sensibile aumento delle Infezioni Ospedaliere.
Tramite il rapporto SDO si ha l’occasione di studiare diversi ambiti ospedalieri, se si analizzano i soli anni 2015 e 2016 si può notare una certa regolarità, da 12.36 casi a 12.39 ogni 100 mila dimessi; purtroppo è ben diversa la situazione se confrontiamo anche gli anni dell’ultimo decennio.
Secondo l’ISTAT e l’EPICENTRO, il portale curato dal centro nazionale per la prevenzione delle malattie e la promozione della salute dell’Istituto superiore di sanità, le infezioni ospedaliere producono un numero di vittime tra le 4’500 e le 7’000.
Circa il 5.8% dei ricoverati contrae un infezione dovuta a ferite chirurgiche, polmoniti e infezioni urinarie, di questi il 30% sarebbero prevenibili.
Una delle possibili cause di questo aumento potrebbe essere la riduzione del personale sanitario, il quale dovendo coprire sempre più servizi, riduce costantemente la sua attenzione verso le norme di prevenzione delle infezioni ospedaliere.
Il Ministero della Salute ha inoltre misurato il costo economico delle ICA, Infezioni Correlate all’Assistenza, stimando un valore che nel 2016 è prossimo ai 30 milioni di €.
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