- apr 16 / 2014
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Perché è così importante un esame delle urine?
L’esame delle urine è semplice, immediato e poco costoso. Con questo veloce test sulle urine è possibile identificare molte patologie che interessano sia il rene che l’apparato cardiocircolatorio. Spesso, grazie ad un semplice esame delle urine, è possibile giocare d’anticipo e fare una prevenzione grazie alla quale avviare tanti percorsi dietetici e clinico-terapeutici capaci di riportare l’organismo alla piena normalità. Infine, grazie alle informazioni ottenute, può essere immediato distinguere tra più condizioni patologiche, che altrimenti necessiterebbero di metodiche molto più costose ed invasive, senza dimenticare che il costo di questo semplice esame per la pubblica sanità è molto contenuto e permette di reinvestire quanto risparmiato per salvaguardare la salute di tutti.
Prof. Gaetano La Manna
Insufficienza Renale – I reni e la funzione renale – Cosa sono i reni?
I reni sono due organi posti ai lati della colonna vertebrale. Ciascun rene contiene circa un milione di unità molto specializzate, chiamate nefroni. Ciascun nefrone, a sua volta è formato da una parte “filtrante” è costituita da un gomitolo di vasi piccolissimi – detta glomerulo. E’ qui che il sangue viene filtrato e depurato e si forma la preurina. Il glomerulo continua nel tubulo. Lungo il tubulo, l’acqua e i vari sali (sodio, potassio, cloro, calcio, fosforo, ecc.) vengono rimossi oppure aggiunti all’urina, in proporzione alle necessità dell’organismo. Il compito principale dei reni è dunque quello di rimuovere le sostanze tossiche dal nostro organismo e mantenere l’equilibrio dell’ambiente interno. I reni svolgono anche altre funzioni vitali: – producono ormoni che controllano la pressione arteriosa, – producono vitamina D attivata, per assorbire il calcio e mantenere vitale l’osso, – producono un ormone, l’eritropoietina o EPO, che stimola la generazione dei globuli rossi. Possiamo quindi riassumere con due parole il compito che i reni svolgono quotidianamente: depurare e regolare.
Insufficienza Renale – Le malattie dei reni – Quali malattie possono colpire i reni?
Di seguito, elenchiamo alcune delle principali patologie che possono portare all’insufficienza renale.
Insufficienza Renale – Le malattie dei reni – Cosa si intende per Glomerulonefriti?
Insufficienza Renale – Le malattie dei reni – Cos’è il diabete?
Nel diabete di tipo 2 non è raro trovare una malattia delle arterie renali principali.
Insufficienza Renale – Le malattie dei reni – Cosa centra Ipertensione arteriosa coi reni?
Quando si misura la pressione abbiamo due valori: la pressione cosiddetta “massima” (pressione sistolica) e la “minima” (pressione diastolica). Si considerano normali valori fino a 130 (per la sistolica) e 80 (per la diastolica). Quando i valori misurati sono più alti abbiamo ipertensione arteriosa.
In presenza di pressione elevata, il rene può subire un danno, che negli anni porta allo sviluppo di malattia renale cronica.
Occorre ricordare che altre malattie renali, come ad esempio le glomerulonefriti o il rene policistico, provocano un aumento dei valori pressori. La pressione alta in ogni caso innesca una serie di circoli viziosi che accelerano la progressione di tutte le malattie renali.
E’ quindi molto importante assumere i farmaci prescritti per riportare i valori pressori vicino alla norma (130/80).
Insufficienza Renale – Le malattie dei reni – I disturbi alle vie urinarie possono essere un sintomo singnificativo?
Insufficienza Renale – Le malattie dei reni – L’insufficienza renale è ereditaria?
Qualche volta le cisti si rompono provocando dolore e sangue nelle urine. Altre volte le cisti si infettano provocando dolore e febbre.
Insufficienza Renale – Le malattie dei reni – Cosa vuol dire ‘perdita di capacità depurativa’?
Viceversa, quando la perdita della capacità depurativa del rene avviene lentamente, nell’arco di molti mesi o anni, parliamo di insufficienza renale progressiva. Il deterioramento avviene gradatamente, ma, senza cure, può essere progressivo fino al punto in cui resta solo una minima funzione (funzione renale residua), insufficiente per assicurare una buona depurazione dell’organismo. La durata di questa progressione varia nelle diverse malattie renali e dipende anche dalla presenza di altri fattori come i valori di pressione arteriosa, severità della proteinuria, e presenza di altre malattie concomitanti.
Insufficienza Renale – Le malattie dei reni – Come si valuta l’entità dell’insufficienza renale?
Grado di malattia Valori VFG
renale cronica (Velocità di Filtrazione Glomerulare)Stadio I VFG – 90 ml/min
Stadio II VFG tra 60-90 ml/min
Stadio III VFG tra 30-60 ml/min
Stadio IV VFG tra 15-30 ml/min
Stadio V VFG < 15 ml/min
Insufficienza Renale – Disturbi e diagnosi – Quali sono i primi disturbi?
in seguito, cominciano ad alterarsi anche i livelli di acido urico, calcio, fosforo, bicarbonato, paratormone, e si riducono i globuli rossi (anemia). Spesso la persona malata non avverte ancora nulla di nuovo, o avverte solo una generica riduzione della forza fisica e della resistenza alla fatica;
in fase avanzata, aumentano i sintomi dovuti all’anemia, la pressione arteriosa è quasi sempre alta, ed è necessario assumere diversi farmaci per correggere le alterazioni di tutte le sostanze che il rene non riesce più a regolare adeguatamente.
La dialisi si rende necessaria quando il filtrato glomerulare scende al di sotto di 10 ml/m
Insufficienza Renale – Disturbi e diagnosi – Cosa rivelano, in genere, le diagnosi?
- l’ipertensione arteriosa: è un sintomo che accompagna l’insufficienza renale spesso fin dalle primissime fasi;
- gli edemi, cioè il gonfiore ai piedi, alle gambe…: sono i liquidi in eccesso che si accumulano in varie parti del corpo;
- l’astenia (“fiacca”, o facilità a stancarsi): dipende soprattutto dall’anemia e migliora con le opportune cure che servono a riportare i valori di emoglobina nella norma;
- i crampi muscolari: possono dipendere da squilibri elettrolitici (derivanti da alterata concentrazione di sodio e potassio nel sangue) e possono essere prevenuti bilanciando adeguatamente la terapia farmacologica;
- la dispnea (“affanno”): è da mettere in relazione con un accumulo di liquidi nei polmoni; può essere preceduta da una fase di gonfiore alle gambe.
Insufficienza Renale – Disturbi e diagnosi – Esistono anche altri tipi di sintomi dell’insufficienza renale?
I principali sintomi uremici sono:
- inappetenza, nausea e stimolo del vomito.
- forte astenia
- dispnea (difficoltà a respirare)
- prurito intenso
- cattivo sapore in bocca
- irrequietezza alle gambeIn presenza di uno di questi sintomi è nausea e vomito, rapido aumento del peso corporeo, dispnea, forte astenia è è opportuno mettersi subito in contatto con il medico della Nefrologia, che valuterà se questi sintomi sono effettivamente l’espressione di un reale peggioramento della funzione renale.
Insufficienza Renale – Terapia – Quali sono gli esami di laboratorio per la diagnosi dell’insufficienza renale?
Per arrivare invece alla diagnosi della malattia che ha provocato l’insufficienza renale spesso è necessario ricorrere ad un numero maggiore di esami del sangue, delle urine, ad esami radiologici che lo specialista nefrologo suggerirà a seconda dei casi.
Infine, per seguire l’evolvere dell’insufficienza renale e delle sue principali complicanze (anemia, ipertensione, malattia dell’osso) è necessario effettuare controlli periodici specialistici sempre prescritti dal medico di famiglia o dal nefrologo.
Insufficienza Renale – Terapia – Come si raccoglie l’urina di 24 ore?
a) verificare semplicemente la quantità di urine emesse nell’arco di 24 ore. In questo caso ci si può limitare a misurare e sommare la quantità di urine emesse di volta in volta;
b) misurare la quantità di proteine o di altre sostanze eliminate durante l’arco di una intera giornata. In questo caso occorre che tutta l’urina venga raccolta in un unico contenitore evitando di inserire anche quelle della notte precedente.
La raccolta delle urine di 24 ore si effettua in questo modo: la prima urina, appena alzati, non va raccolta. Nel contenitore vanno invece conservate tutte le urine che seguono fino a quella della mattina successiva (giorno in cui si effettua l’esame). Il contenitore dovrà essere portato al laboratorio per gli esami richiesti.
Insufficienza Renale – Terapia – Come si può mantenere la pressione a livelli regolari?
- ridurre la quantità di sale che si introduce abitualmente con gli alimenti,
- seguire una dieta e fare attività fisica, assumere regolarmente i farmaci prescritti per normalizzare la pressione.
Alcuni farmaci utilizzati per abbassare la pressione arteriosa – inibitori del’enzima di conversione, o dei recettori dell’angiotensina – hanno dimostrato di essere”renoprotettivi” e “cardioprotettivi”: cioè proteggono la funzione renale e il cuore.
Per raggiungere i livelli pressori consigliati (130/80), i pazienti con insufficienza renale progressiva spesso necessitano di più farmaci antiipertensivi associati.
Insufficienza Renale – Terapia – Che fare per ritardare l’evoluzione dell’insufficienza renale?
Come abbiamo visto nei capitoli precedenti, queste misure riguardano il mantenimento della pressione arteriosa a livelli normali, l’assunzione regolare dei farmaci necessari a minimizzare gli squilibri causati dall’insufficienza renale, i controlli con esami di laboratorio, i controlli medici programmati e continuativi, la dieta.E’ bene che la persona con insufficienza renale non prenda farmaci se non sono prescritti dal medico di famiglia o dal nefrologo.
E’ inoltre necessario informare altri eventuali specialisti (ortopedico, ginecologo, dentista…) della propria condizione di insufficienza renale, nel caso che anche toro debbano prescrivere terapie.
Insufficienza Renale – Terapia – C’è una terapia farmacologica?
Insufficienza Renale – Terapia – E’ consigliabile una dieta adeguata?
Le proteine servono per rinnovare le strutture dell’organismo (pelle, fegato, muscoli e tutte le cellule in generale).
E’ opportuno che la persona con insufficienza renale segua una dieta personalizzata secondo i criteri consigliati dal nefrologo.
La dieta, in linea generale, dovrà comunque evitare un eccessivo carico di proteine e, al tempo stesso, assicurare un adeguato apporto nutrizionale.I carboidrati ed i grassi vengono utilizzati per produrre l’energia che serve al funzionamento dell’organismo. Le vitamine entrano a far parte dei sistemi chimici di regolazione del metabolismo.
I sali minerali sono un gruppo di sostanze diverse, ognuna delle quali è controllata dai reni in maniera specifica. Il loro metabolismo viene modificato in caso di insufficienza renale.
L’importanza della dieta per le persone con insufficienza renale è dimostrata da almeno due ordini di motivi:
- la necessità di limitare l’apporto delle proteine, le quali richiedono al rene un “plus lavoro” per essere eliminate. Questo “plus lavoro” accelera la progressiva perdita della funzione renale;
- la necessità di limitare l’apporto di tutte le altre sostanze (sali minerali, azoto) che il rene ammalato non riesce ad eliminare adeguatamente per evitarne un accumulo che provocherebbe acidosi e iperfosforemia.
La malattia renale cronica ha diversi gradi di severità e la dieta deve essere correlata al diverso livello di insufficienza renale.
La dieta è personalizzata e viene prescritta dallo speciliasta nefrologo.
E’ formulata in modo tale da garantire l’apporto delle sostanze nutrizionali necessarie e da evitare diminuzione del peso corporeo.
La dieta prevede anche la definizione della quantità di liquidi da assumere.
Alla persona con insufficienza renale quindi vengono consigliati una dieta e un apporto di liquidi personalizzati in base alla situazione clinica, al peso, all’altezza, all’età, allo stadio della malattia renale e di altre eventuali patologie correlate.
La dieta permette alla persona con insufficienza renale di mantenere a livelli accettabili i valori di azotemia, creatinina, uricemia e fosforemia. Con i farmaci e con la dieta “nefrologica” la progressione dell’insufficienza renale potrà essere rallentata, così come sarà allontanato nel tempo il momento del ricorso alla dialisi.
Insufficienza Renale – Terapia – Si può fumare?
Oggi, le conoscenze scientifiche ci permettono di dire che il fumo è dannoso anche per i reni in quanto:
- accelera i processi di sclerosi renale causando un rapido peggioramento della funzione renale;
- rende più difficile abbassare la pressione arteriosa negli ipertesi;
- accelera la comparsa di tutte le complicanze circolatorie.
Per questo, non fumare è molto importante per tutti, e, in modo particolare, per chi soffre di una malattia renale.
Scienza e medicina – Creatininemia
La creatinina è una sostanza prodotta ogni giorno dai muscoli e che viene regolarmente eliminata dai reni. Una piccola quota di creatinina può venire introdotta anche con un consumo abbondante di carne cotta. Quando c’è insufficienza renale, il valore della creatinina nel sangue tende ad aumentare, di pari passo con la riduzione della funzione renale.
Scienza e medicina – Clearance della creatinina
Per calcolare la clearance della creatinina è necessario fare un prelievo del sangue (per la determinazione della creatinina plasmatica) e raccogliere tutte le urine delle 24 ore. La clearance si misura in mL/min.
Nei soggetti sani, la clearance della creatinina è compresa tra 140 e 95 mL/min nell’uomo e 125 e 90 mL/min nella donna.
Scienza e medicina – Azotemia
L’azoto rappresenta il prodotto di scarto del metabolismo delle proteine ingerite con gli alimenti. Il rene elimina ogni giorno una quota di urea, ma quando è ammalato, questo lavoro si riduce e l’azotemia cresce.
L’azotemia cresce anche per un eccessivo consumo di proteine o in altre condizioni di disequilibrio metabbolico (stati di ipercatabolismo).
Scienza e medicina – Emoglobinemia
L’emoglobina è contenuta nei globuli rossi e serve a trasportare l’ossigeno a tutti i tessuti. Quando l’emoglobina si riduce, compare anemia.
L’insufficienza renale si accompagna ad anemia, per ridotta produzione di globuli rossi.
Scienza e medicina – Ferritinemia
La ferritina e la saturazione della transferrina sono due
parametri che indicano l’entità dei depositi di ferro nell’organismo.
Quando le “scorte” di ferro sono insufficienti, occorre reintegrarle con una tarapia a base di ferro.
Scienza e medicina – Calcemia
Il calcio è un sale minerale importante, per la “buona salute” dell’osso: quando il rene è malato, l’assorbimento di calcio dall’intestino si riduce e i livelli di calcio nel sangue sono bassi.
Il medico prescriverà allora una terapia con calcio ed in certi casi anche con vitamina D.
Scienza e medicina – Fosforemia
Il fosforo è un minerale importante per i processi di ossificazione. In corso di insufficienza renale si riduce l’eliminazione del fosforo, che quindi si accumula nel sangue.
Livelli troppo alti di fosforo nel sangue provocano un danno alle ossa e al sistema cardio-vascolare.
Quando i valori di fosforemia sono elevati, il. medico prescrive una dieta con un contenuto di fosforo limitato e dei farmaci (chelanti del fosforo) che ne riducono l’assorbimento intestinale.
Scienza e medicina – Paratormone
Livelli eccessivamente alti di paratormone provocano una malattia dell’osso nota come osteodistrofia uremica.
Scienza e medicina – Sodiemia o Natremia
Il sodio è un sale minerale contenuto negli alimenti o che viene aggiunto nella preparazione dei
cibi.
Un eccesso di sodio nella dieta può far aumentare i valori della pressione arteriosa.
Scienza e medicina – Potassiemia o Kaliemia
Il potassio è un sale minerale contenuto nella frutta e nelle verdure. Interviene nei processi di contrazione delle cellule muscolari. (comprese quelle del cuore).
Concentrazioni di potassio troppo alte o troppo basse nel sangue interferiscono con questi processi e con il ritmo cardiaco. Negli stadi più avanzati dell’insufficienza renale, per prevenire l’iperpotassiemia, è necessario ridurre tutti quegli alimenti che ne contengono molto, aumentare la dose di diuretico per favorirne l’eliminazione e utilizzare delle resine, che riducono l’assorbimento intestinale di potassio.
Scienza e medicina – Emogasanalisi arteriosa
(pH, ossigeno, anidride carbonica e bicarbonati).
In caso di insufficenza renale è importante conoscere la quantità di bicarbonato presente, in quanto esprime il grado di acidità del sangue.
Scienza e medicina – Proteinuria
La proteinuria è l’aumento delle proteine nelle urine. La proteinuria viene detta selettiva, quando nelle urine passa quasi esclusivamente albumina; non selettiva quando nelle urine si trova la stessa composizione delle proteine del sangue (albumina, globuline…). Per verificare la presenza di proteinuria si esegue uno stick sulle urine fresche, ma a volte è importante conoscere la qualità delle proteine eliminate e la quantità nell’arco di una giornata. In questo ultimo caso è necessario fare l’esame delle urine di 24 ore.
Scienza e medicina – Ecografia, Scintigrafia, TAC – Ecografia renale
Fornisce informazioni riguardo la forma, le dimensioni dei reni e della vescica; inoltre valuta, la presenza di cisti, calcoli, dilatazioni, ecc..
E’ una tecnica di immagine che utilizza gli ultrasuoni.
Scienza e medicina – Ecografia, Scintigrafia, TAC – Ecocolor doppler renale
Scienza e medicina – Ecografia, Scintigrafia, TAC – Scintigrafia renale
Scienza e medicina – Ecografia, Scintigrafia, TAC – TAC renale (tomografia assiale computerizzata)
Scienza e medicina – Ecografia, Scintigrafia, TAC – RMN (risonanza magnetica nucleare)
Scienza e medicina – Ecografia, Scintigrafia, TAC – Arteriografia renale
Glossario – ACE-inibitori (vedi anche: Sartani)
Glossario – Acidosi metabolica
Con il termine acidosi si definisce la condizione caratterizzata da carenza di bicarbonato nel sangue.
Glossario – Acidosi metabolica
Con il termine acidosi si definisce la condizione caratterizzata da carenza di bicarbonato nel sangue.
Glossario – Albuminuria
Glossario – Azotemia
Glossario – Creatinina
Il livello della creatinina nel sangue aumenta con l’aggravarsi della malattia renale cronica.
Glossario – Clearance della creatinina
Glossario – Diabete mellito
Nel diabete di tipo 1, o “giovanile”, vi è carenza di insulina, l’ormone che regola l’assorbimento del glucosio nelle cellule; nel diabete di tipo 2, o “dell’adulto”, si produce insulina ma l’organismo è resistente all’azione di questo ormone.
Glossario – Dialisi
Le due forme principali di dialisi sono: l’emodialisi e la dialisi peritoneale. La dialisi non consente di ripristinare le funzioni “endocrine” del rene quali la produzione di eritropoietina, la sintesi di vitamina D, la produzione di ormoni vasoregolatori.
Glossario – Dialisi peritoneale
Esistono principalmente due forme di dialisi peritoneale: la dialisi peritoneale ambulatoriale continua (CAPD) e la dialisi peritoneale automatizzata (APD). Ambedue possono essere eseguite dal paziente a domicilio, dopo un primo periodo di addestramento in ospedale.
E’ una tecnica depurativa “soft” che normalmente viene effettuata quotidianamente durante il riposo notturno.
Glossario – Emodialisi
Glossario – Dispnea
Glossario – Diuresi
Glossario – Diuretici
Glossario – Edema
Glossario – Ematuria
Glossario – Eritropoietina (EPO)
Glossario – Glomerulo
Glossario – Glomerutonefrite
Glossario – Glomerulosclerosi
fibroso, non funzionante. E’ caratteristica di alcuni tipi di malattie renali (glomerulosclerosi diabetica, glomerulosclerosi focale e segmentaria), ma è anche la tappa finale comune di tutte le malattie renali. In presenza di glomerulosclerosi la funzione renale peggiora. Il segno più comune della glomerulosclerosi è la proteinuria.
Glossario – Insufficienza renale
Nell’Insufficienza renale cronica il danno renale non è reversibile.
Glossario – Iperfosforemia
Glossario – Ipertensione
L’ipertensione può anche essere una conseguenza dell’insufficienza renale stessa.
Glossario – Ipotensione
Glossario – Malnutrizione
Glossario – Nefrone
Glossario – Nefrolitiasi
Glossario – Nefrosica (sindrome)
Glossario – Pielonefrite
Glossario – Proteinuria
Glossario – Rene Policistico (o malattia policistica dei reni)
Glossario – Sartani (vedi anche: ACE-inibitori)
Glossario – Urea (azotemia)
Glossario – Urina
Dal rene passa nelle vie urinarie (pelvi ed ureteri), si raccoglie in vescica e viene eliminata dall’organismo nell’atto di svuotamento vescica le (minzione).
Glossario – Uretra
Glossario – Ureteri
Insufficienza Renale – Principali complicanze – Sono frequenti i casi di anemia?
I sintomi dell’anemia sono: debolezza, facile affaticabilità, sonnolenza, difficoltà nella concentrazione. L’anemia dell’insufficienza renale è causata dalla ridotta produzione da parte del rene di un ormone (Eritropoietina), necessario a stimolare la maturazione dei globuli rossi nel midollo osseo. Quando gli esami documentano la presenza di anemia, è molto importante iniziare la cura, fornendo all’organismo i fattori necessari alla produzione dei globuli rossi con la somministrazione di eritropoietina e, se necessario, ferro, acido folico e vitamina B12.
Correggere l’anemia migliora il senso di benessere e riduce la possibilità che si sviluppino complicanze, specie cardiovascolari.
Insufficienza Renale – Principali complicanze – E’ normale la comparsa di ‘pressione alta’?
L’ipertensione arteriosa può essere anche causa, non solo conseguenza di una malattia renale.
L’ipertensione arteriosa è anche un fattore di rischio per le malattie cardiovascolari e contribuisce al deterioramento della funzionalità dei reni. Mantenendo la pressione arteriosa a livelli “normali”, cioè a valori di circa 130/80 millimetri di mercurio, il deterioramento della funzione renale è molto più lento.
Insufficienza Renale – Principali complicanze – Si possono avere problemi alle ossa?
I reni sono responsabili del normale sviluppo delle ossa e del mantenimento della loro mineralizzazione. Quando il rene riduce le sue capacità di filtrazione (e si ha insufficienza renale) aumenta il fosforo nel sangue, si riduce il calcio anche in relazione alla mancata trasformazione in forma attiva della vitamina D. L’organismo, per rimediare a questa carenza di calcio, lo “preleva” da una banca naturale: l’osso. Il risultato è un impoverimento delle ossa e lo sviluppo di una malattia, la osteodistrofia.
L’avvocato risponde – Trapianto di rene da vivente: un farmaco ha causato reazioni negative; nel secondo ricovero, per asserita mancanza di letti, si è dovuto affittare un locale vicino all’ospedale: è possibile ottenere un rimborso?
Mio cognato di 27 anni è stato trapiantato di rene da vivente (il padre) al Policlinico Universitario di Pisa nel giugno 2008. A causa di un farmaco che gli causato reazioni negative, ha dovuto essere ricoverato nuovamente a Pisa accompagnato dai genitori. In seguito, per asserita mancanza di letti, sono stati dimessi, ma hanno dovuto rimanere in città perché dovevano essere effettuati frequenti controlli. Hanno quindi dovuto affittare un locale vicino all’ospedale. La famiglia è monoreddito e vorrei chiedere se sia possibile ottenere il rimborso delle spese sostenute e da sostenere.
F.a. MelfiL’AVVOCATO RISPONDE
Debbo, purtroppo, informarla che la Regione Toscana, come d’altronde anche molte altre, non prevede alcun rimborso per questa motivazione. Non esistendo in proposito una legge nazionale, sono le singole regioni che si comportano autonomamente sulla base delle leggi che promulgano.Ho già avuto modo di apprendere come esistano altre situazioni del genere in altre regioni italiane e credo che non sia assolutamente giusta questa disparità di trattamento dei pazienti sulla base della regione nella quale è stato effettuato il trapianto. Solamente il Parlamento potrebbe risolvere la questione tramite una legge nazionale che permetta ai malati di usufruire di rimborsi nei casi del genere.
PER ANTR
Avv. Giannantonio Barbieri
L’avvocato risponde – Dove si può reperire il testo di legge che regola i trapianti da cadavere in Italia?
Vi chiedo la cortesia di informarmi dove posso reperire il testo di legge che regola i trapianti da cadavere in Italia.
Grazie
M.N.L’AVVOCATO RISPONDE
Il testo che le interessa riguarda la legge n°91 dell’ 1 aprile 1999, facilemente reperibile su Internet.
PER ANTR
Avv. Giannantonio Barbieri
L’avvocato risponde – Rinnovo dell’assegno di invalidità INPS per dialisi e trapianto
Sono stato trapiantato di rene nel febbraio del 2008 dopo 3 anni e mezzo di dialisi.
Percepisco l’assegno di invalidità INPS da rinnovare ogni 3 anni. Mi scade nel 2010 e, essendo il terzo rinnovo, mi dovrebbe essere confermata definitivamente ?
G.S. SuzzaraL’AVVOCATO RISPONDE
Le premetto che la conferma dipende dall’esito della visita medico legale del 2010. Solo in quel momento lei potrà sapere se la sua invalidità è tale da determinare, o meno, la conferma. Si deve tenere conto che l’assegno non è solo legato al concetto di invalidità fisica, ma anche come indice sulla sua capacità di lavoro.La legge ( n° 222/1984 ) considera invalido, ai fini dell’elargizione dell’assegno, la sua capacità di lavoro in occupazioni confacenti alle sue attitudini che siano ridotte a causa di un difetto, mentale o fisico, a meno di un terzo.E’ impossibile stabilire a priori il tipo di valutazione che l’INPS farà nel 2010 che dovrà tenere conto, non solo della sua patologia, ma anche del tipo di attività lavorativa da lei svolta in quel momento e l’incidenza fra i due aspetti.E’ chiaro che, a seguito del trapianto, in assenza di altre patologie ed in assenza di complicanze specifiche dovute al trapianto stesso, l’INPS potrebbe decidere anche la revoca qualora non esistessero più i presupposti.PER ANTR
Avv. Giannantonio Barbieri
L’avvocato risponde – Il permesso di sosta come dializzato è valido anche dopo il trapianto?
Sono stato trapiantato di rene nel gennaio 2009 e beneficio tuttora di un permesso di sosta come dializzato. Vorrei sapere se posso continuare ad usufruire di tale beneficio anche da trapiantato ed, in particolare, quali sono le precise disposizioni e procedure ed anche, eventualmente, di altri benefici.
L.C. RomaL’AVVOCATO RISPONDE
L’art. 381 del DPR del 16/12/1992 n° 495 e successive modificazioni, permette a veicoli al servizio di persone disabili la circolazione in zone a traffico limitato ed il parcheggio in zone a loro riservate.Per il rilascio, si deve rivolgere alla propria AUSL e farsi rilasciare la certificazione necessaria che dovrà presentare al sindaco del comune di residenza per il rilascio del contrassegno. Il contrassegno ha validità di 5 anni su tutto il territorio nazionale e, al suo scadere, si potrà rinnovare allegando un certificato del proprio medico di base che attesti la permanenza delle sue condizioni sanitarie precedenti.
PER ANTR
Avv. Giannantonio Barbieri
L’avvocato risponde – Esistono agevolazioni per i trapiantati, in merito ai permessi lavorativi atti a coprire il fabbisogno di esami e visite mensili?
Sono un dipendente comunale, trapiantato di rene da 18 anni ed invalido civile all’ 80%, Usufruisco secondo il contratto di categoria all’art. 19, di permessi lavorativi per i controlli visite ed esami post trapianto nella misura di 18 ore all’anno oppure di 3 giorni lavorativi.Questi tempi non sono sufficienti a coprire il mio fabbisogno di esami e visite mensili. Non usufruisco della legge 104 non riconosciutami. In seguito alla attuale normativa, il mio medico di base non può più farmi il certificato di mutua per i motivi sopradetti e sono pertanto costretto ad usare ore di recupero o di ferie.Vi chiedo se siete a conoscenza di agevolazioni per noi trapiantati. Inoltre il mio ufficio del personale mi chiede di presentare un certificato del medico curante che attesti la mia assunzione di farmaci salvavita al fine di non avere trattenute sullo stipendio. Questo certificato è sufficiente presentarlo una volta sola od ogni anno ?
Giovanni di GenovaL’AVVOCATO RISPONDE
Mi pare di capire che lei già usufruisce di tutti i permessi concessi dal suo contratto collettivo. Non usufruisce delle legge 104 e lei purtroppo non ne ha specificato le motivazioni. Allo stato non vedo altre strade, se non quelle da lei indicate delle ore di ferie o recupero.Ho avuto notizie di altri casi del genere anche per altri contratti di lavoro e, considerato che ogni trapiantato lavoratore dipendente può trovarsi nelle sue medesime condizioni, perché non può ovviamente farsi ridurre le visite ed esami periodici dai medici nefrologi, sarebbe opportuno che la questione fosse presa in carico dai vari sindacati per una azione corale presso le istituzioni.Circa il certificato da produrre all’ufficio personale attestante la sua patologia e le motivazioni sui farmaci,dovrebbe essere sufficiente un unico certificato, ma le conviene chiedere all’ufficio se sia obbligatorio la sua ripresentazione ogni anno ( La logica ed il buon senso dovrebbero far prevalere la prima soluzione in quanto una persona trapiantata lo rimane normalmente per tutta la vita, ma sappiamo, purtroppo, come la burocrazia non possieda le due qualità che ho indicato.
PER ANTR
Avv. Giannantonio Barbieri
L’avvocato risponde – Posto di lavoro a rischio, nell’impossibilità di rinnovare della patente C a causa dell’invalidità dichiesta da chi è dializzato: come procedere in caso di licenziamento?
Sono in dialisi da alcuni mesi e, per la prima volta, mi sono recato all’ufficio competente per il rinnovo della patente C.Mi è stato detto che le persone che hanno richiesto l’invalidità non possono più usufruire del rinnovo della patente C. A questo punto corro gravissimi pericoli per il mantenimento del mio posto di lavoro anche perché l’azienda, da quando sono in dialisi, mi da segnali certamente non positivi su questo punto.Ho avuto notizie sul fatto che una azienda potrebbe licenziare un dipendente che non possa assicurare la continuità della sua presenza sul lavoro. Mi dicono che però faccio parte di una categoria protetta e l’azienda dovrebbe ricollocarmi all’interno con altre mansioni, ma ho saputo che spesso le aziende private trovano molte scusanti,cosidette legali, per non ottemperare alle leggi.Sono ancora abbastanza giovane e questa situazione mi mette, anche psicologicamente, a terra. Trovo profondamente ingiusto quello che mi accade e vorrei sapere cosa posso fare.
G.B. , ForlimpopoliL’AVVOCATO RISPONDE
Devo confermarle alcune delle cose da lei segnalate. L’azienda potrebbe licenziare un dipendente ravvisando un cosidetto giustificato motivo qualora il dipendente non fosse più in grado di svolgere le mansioni per le quali fu assunto a suo tempo e l’azienda dimostrasse che non è in grado di assegnarlo a mansioni diverse, anche inferiori a quelle di assunzione.Qualora dovesse sopraggiungere una lettera di preavviso di licenziamento, sarà opportuno attivarsi, senza indugio,
al fine di impugnare il licenziamento ( che non può essere impedito a priori ) per fare ricorso all’autorità giudiziaria competente ( giudice del lavoro ).
Per quanto riguarda la patente C, debbo, purtroppo, confermare quanto le è stato detto dalla commissione medica.
Attualmente sono ancora in vigore alcuni articoli del codice della strada ( articoli risalenti a venti anni fa ) che vietano di concedere o rinnovare la patente C ai dializzati e trapiantati.
Consultando detti articoli ho dovuto constatare come non tengano in alcun conto che, da venti anni a questa parte, sono cambiate in meglio molte cose nel campo della medicina dei trapianti, che permettono ai pazienti una vita migliore a tutti i livelli anche per l’attività fisica.
A mio parere, sarebbe opportuno che le associazioni di volontariato che operano nel campo specifico ed anche tutti i sindacati, si attivassero con le istituzioni al fine di modificare in senso migliorativo gli specifici articoli del codice della strada.
Ho notizie che mi fanno capire come questi casi siano diffusi, ma non sono segnalati dai media. Si tratta della vita di molte persone che, perdendo il lavoro, si trovano in condizioni psicologiche e materiali estremamente precarie.
PER ANTR
Avv. Giannantonio Barbieri