Da tempo avevamo a cuore un’idea, un progetto ambizioso, ma a noi molto caro per un Patto di Alleanza terapeutica.
Abbiamo aperto il dialogo sulla possibilità e l’impegno di avvicinare fra loro medici infermieri e persone che hanno ricevuto un trapianto di rene o che hanno malattie renali.
Abbiamo avuto un primo confronto sulle possibilità di rinnovare un dialogo fatto di conoscenza diretta, di parole comprensibili, di reciproco ascolto e di continuità di rapporti.
Quando la malattia renale si fa strada nella nostra vita, il quotidiano, il lavoro, la vita sociale cambiano radicalmente e anche la nostra famiglia è direttamente coinvolta.
Cambiano l’orizzonte e le prospettive per il futuro, cambia lo stile di vita e si creano nuove necessità come doversi sottoporre a importanti terapie o ricoveri.
Siamo costretti ad affidarci a medici e infermieri specializzati. Le loro capacità e competenze mediche non sempre sono sufficienti ad accompagnare il paziente nel nuovo percorso, spesso in rapida salita.
Sono infatti gli esiti di esami e visite mediche a condizionare i nostri progetti e, soprattutto, i nostri stati d’animo.
Perché questa lunga battaglia sia possibile e sostenibile, perché la salita non ci lasci senza fiato è necessario costruire percorsi comuni, sinergie e alleanze.
Il Patto di Alleanza che sosteniamo propone:
“ascoltare i pazienti con i loro dubbi e le loro paure e a darsi più tempo con pazienti e infermieri
per instaurare un dialogo chiaro e sincero fatto di conoscenza diretta, parole comprensibili e continuità”Agli infermieri di valutare la possibilità di impegnarsi a:
“accogliere e prendersi cura dei pazienti instaurando un rapporto autentico con loro,
le loro famiglie e tutti i professionisti coinvolti nella realizzazione del progetto terapeutico”Noi pazienti e le nostre famiglie vogliamo impegnarci a:
“aderire al progetto terapeutico condividendo la responsabilità della nostra salute con medici e infermieri
e ad accrescere la nostra capacità di controllo e gestione delle terapie prescritte e dello stile di vita concordato”
La stretta di mano tra Roberta (trapiantata), Giorgia (medico) e Cinzia (infermiera) simboleggia:
- l’amicizia che ci lega e che ci ha permesso di essere qui;
- La volontà di rafforzare le relazioni e approfondire il dialogo;
- Il desiderio di conoscerci meglio e unire i propri sforzi;
- Lo sforzo di garantire il rispetto e i diritti di ciascuno.
Se fissiamo questa immagine nei nostri occhi, nella nostra memoria e nei nostri cuori sarà certamente la strada per il successo per un vero e dilagante Patto di Alleanza.
Aiutaci a realizzare il nostro progetto. Sostieni “Un bicchiere alla salute del rene” su ideaginger.it e aiutaci a diffondere il Patto di Alleanza.
Clicca qui per vedere il video della lettura del Manifesto per una Alleanza Terapeutica durante il Convegno di domenica 19 aprile 2015.